mercoledì 9 luglio 2025

47th Antarctic Treaty Consultative Meeting - Milano, Italia

 


Trattato Antartico a Milano: dal MuseoScienza, i radioamatori dal FVG e Lombardia lanciano un messaggio di pace per la scienza.

Evento radiantistico in concomitanza con il congresso istituzionale sul Polo Sud

 

MILANO – Per tre giorni, dal 26 giugno al 3 luglio, i radioamatori dell’ARI di Milano (IQ2MI) e di Adri-antartica (II2ATCM) hanno diffuso “on air”, a mezzo mondo, un messaggio per la pace e per la cooperazione scientifica internazionale dal Museo nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, abbracciando i valori del Trattato. “Peace for science”, come diceva il veterano antartico del CNR Ignazio Ezio Tabacco scomparso nel 2018.


L’obiettivo era rendere omaggio agli italiani che hanno favorito l’adesione dell’Italia al Trattato Antartico, in primis al radioamatore milanese d’adozione Cav. Renato Cèpparo (i1vzp) che trasmise come I1SR/MM e /P dalla base Giacomo Bove in Penisola Antartica nel 1975/76.

L’idea è nata in FVG dove si trova il Memoriale nazionale dell’Antartide di Cervignano del Friuli (UD) che è il secondo Luogo del Cuore del FAI della regione da cui iniziò la ricerca antartica italiana. Da Trieste infatti, il 13 novembre 1975, salpò la motonave C. Colombo con il prefabbricato utilizzato per erigere la prima stazione di ricerca italiana al Polo Sud, la base Giacomo Bove.

L’evento radio si è svolto all’esterno del MiCo (centro congressi); nella sede ARI di Milano e soprattutto al Museo. La manifestazione pubblica è stata resa possibile grazie alla determinante ospitalità del Museo nazionale Leonardo da Vinci. E grazie al prezioso supporto del WAP, dell’ARI-MI, dell’AGB&M (Giacomo Bove & Maranzana) che hanno patrocinato l’iniziativa e sotto gli auspici della Società Geografica Italiana e del Club Alpino Italiano nazionali. In passato, anche l’allora MiBACT, l’UNESCO di Udine e Trieste, il FAI; l’Ass. Culturale Italiana, Atenei ed Enti locali avevano patrocinato un evento simile.



Il convegno istituzionale, che era separato, ma relato all’evento radiantistico, è un’assemblea itinerante ospitata dai 58 paesi membri consultivi (l’Italia lo è dal 1981) e si sussegue in ordine alfabetico: il prossimo anno sarà in Giappone a Hiroshima dall’11 al 21 of Maggio 2026. Circa 450 delegati anche molto giovani, tra diplomatici e scienziati, hanno parlato di geopolitica, del Protocollo ambientale di Madrid, questioni logistiche, istruzione e divulgazione, sicurezza, turismo antartico e ispezioni ed il piano strategico pluriennale. Si è parlato dell'influenza aviaria, l'inquinamento da plastiche, cambiamenti climatici, il tutto in un’ottica di collaborazione in vista del 5° Anno Geofisico Internazionale 2032-33. Il congresso si è tenuto tra il 23 giugno e il 3 luglio. Non sembra un caso che i lavori siano iniziati nel 64° anniversario dell’entrata in vigore del Trattato, firmato a Washington nel 1969, ma entrato in forza il 23 giugno 1961.



Gli incontri dei paesi firmatari del Trattato sono avvenuti nel Ventennale della fondazione della base italo-francese Concordia a Dome-C nel cuore dell’Antartide. Peraltro, al MuseoScienza si trova il primo tricolore sul plateau antartico realizzato con un asciugamano verde ed un pezzo della bandiera francese, cuciti a mano, durante la prima spedizione nel cuore della calotta glaciale con il pioniere antartico Tabacco. Un esempio tangibile di fratellanza e leale collaborazione tra i popoli per la scienza che sono gli stessi valori che caratterizzano tutti i radioamatori del mondo.

All’ARI-MI, vicino alla radio, erano esposte la bandiera argentina e quella polacca, oltre al tricolore, per suggellare l’amicizia tra i rispettivi popoli, in particolare nell’ambito di un progetto storico dell’Ass. cult. Adri-antartica di Trieste.

Il referente del progetto, prof. Julius Fabbri docente e radioamatore, aveva programmato l’iniziativa radiantistica d’intesa con il Museo e con il prezioso supporto logistico dell’ARI di Milano, in modo che avvenisse in concomitanza con le attività del 47° ATCM, Antarctic Treaty Consultative Meetings e CEP 27, Committee for Environmental Protection.

L’obiettivo – continua Fabbri – era di diffondere un messaggio di pace in occasione Cinquantennale della base Giacomo Bove, primo avamposto italiano di ricerca nel Continente Bianco.



Il tema della pace e della cooperazione internazionale è molto attuale in questo particolare omento storico ed in vista dell’Anno Geofisico Internazionale del 2032-33. Lo scadere del Trattato nel 2041 rende ancor più opportuno divulgare un messaggio di pace. In un recente romanzo, l’autore, avv. Alberto Muzzi, infatti ipotizza lo scioglimento del ghiaccio antartico per un drastico aumento della temperatura globale e la conseguente occupazione militare del Continente. Lo scenario non è solo frutto di fantasia, visto che l’Australia pattuglia il relativo settore con droni dual-use sia civile sia militare.

L’evento radio è stato possibile grazie all’Ispettorato lombardo del MIMIT che ha gentilmente autorizzato il nominativo ministeriale proposto da Adri-antartica (ii2atcm).

Abbiamo collegato oltre un centinaio di radioamatori dall’America all’Australia e in mezza Europa – racconta il docente – come la Russia, l’Inghilterra e Germania, Polonia e anche a Israele, solo per citare alcuni esempi. Quest’ultima adesione ha colpito i radioamatori al Museo: pur essendo una zona di guerra, c’è ancora qualcuno che desidera partecipare ad un evento radio internazionale per la pace …

Alla manifestazione al Museo era presente anche la giornalista, guida antartica, esperta di siti storici polari Lucia Sala Simion già accreditata all’ATCM47 con tanto di badge ufficiale, ma lasciata fuori dal convegno dall’attuale Delegazione italiana.



L’operazione II2ATCM è stata propizia per fare un cenno allo smantellamento della base Bove da parte dell’Armada argentina avvenuto tra il 2 e il 4 ottobre 1976, otto mesi dopo l’inaugurazione della stazione di ricerca, mentre era chiusa e disabitata per la normale pausa invernale. Questa vicenda – prosegue Fabbri – può rappresentare lo spunto affinché, in futuro, vi sia sempre maggiore concordia nel mondo; nella Terra Australis Incognita, ma anche nell’Artico che è al centro dell’attenzione mondiale per le ingenti risorse minerarie; per la posizione strategica per i collegamenti commerciali.

“Ho incontrato di persona il Ministro ecuadoregno Capo delegazione per l’Antartide ed alcuni delegati di: Argentina, Cile, Brasile e mi sono rapportato con l’Ambasciatore Capo delegazione polacca bulgara e tutti hanno ascoltato con interesse il progetto di candidatura a sito storico per i resti della base nella Penisola Antartica. La Polonia – continua il geofisico – ha fotografato la bozza della targa storica sui resti della Bove, in piena attuazione della lettera e dello spirito del Trattato”.

Ma il libro “Pugna antartica” dell’autore argentino Pablo Fontana, la dice lunga sulla reale difficoltà di attuare i valori del Trattato nella Terra Communis o Terra Nullius, come viene anche denominato il Settimo continente.



Il cardine del progetto – prosegue Fabbri – è di guardare al futuro in un’ottica positiva e costruire, come fanno i radioamatori, una vera pace tra le persone, nello spirito e nella lettera del Trattato.

Nei venti anni precedenti, l’argomento “base Bove” era un tabù e, per questo, l’indagine sulla vicenda, assumeva, a volte, dei toni accesi. Ma dopo mezzo secolo se ne può finalmente parlare e si conoscono molti dettagli tra pubblicazioni e ammissioni dei protagonisti argentini, ma non si sa ancora tutto. Ancora oggi, aspettiamo delle risposte dai Capi delegazione argentina e italiana. Ma, nonostante ciò, l’ideatore del progetto ha deciso, d’intesa con il Museo, di ricominciare, cambiando approccio e cercando una soluzione con i protagonisti, di comune accordo, in modo da salvaguardare la dignità e le istanze di tutti.

La nuova e vincente idea, gentilmente suggerita dal Museo Scienza Leonardo da Vinci di Milano (dott. ssa Luciana Tasselli) è di costruire qualcosa insieme agli argentini e a tutti gli altri interlocutori.

La breve, ma significativa manifestazione radiantistica segna dunque un punto di svolta per concludere l’iter di candidatura già in ottimo stato di avanzamento, ma bloccato dall’attuale delegazione italiana. L’ipotizzato nuovo sito storico potrebbe esser il numero 97, dopo la recente aggiunta dell’Endurance di Shackleton.

Il prof. Fabbri confida nel nuovo Segretario Generale dell’ATCM che è stato eletto, l’Ambasciatore cileno  Francisco Berguno. L'Italia era dietro al progetto di candidatura a sito storico per i resti della Bove all'epoca dell'Amb. Fornara e Amb. Zazo, ma l’attuale diplomazia antartica italiana ha bloccato l’iter di candidatura.

In occasione del Cinquantennale della base Bove, i ricercatori polacchi e/o di Adri-antartica potrebbero apporre una targa presso i resti al fine di velocizzare la conclusione dell’iter di candidatura a sito storico per i resti della Base. Si spera, infatti, che a maggio 2026, in Giappone, qualche paese possa finalmente proporre la candidatura a sito storico. Durante la Spedizione, si eseguirebbero anche rilievi geofisici sul ghiacciaio di roccia ivi presente e molto altro. Con il Trattato Antartico milanese riprende la ricerca di mecenati o sponsor per la realizzazione di questa impresa romantica, di altri tempi, come lo fu quella del 1975/76.

In ultimo, ma non meno importante, tutta l’iniziativa “Bove” mira a diffondere anche il progetto di creazione di una chiesetta nella base italiana Mario Zucchelli del W.A.P. di Gianni Varetto che, da venti anni, chiede alle istituzioni di realizzare. Il programma è già cantierizzabile e gratuito: servirebbe solo il benestare del Ministro degli Esteri e l’interesse da parte della Chiesa. Esiste infatti una struttura inutilizzata, deominata Pinguinattolo nella base Mario Zucchelli: basterebbe un crocifisso e un altarino e sarebbe fatta.

 

Julius Fabbri

j.fabbri chiocciola virgilio punto it - cell. 3 (prefisso per l’Italia) 35 (ore di un giorno) 669 – Trieste

 

https://www.ats.aq/devph/en/news/294

https://www.qrz.com/db/II2ATCM

https://fondoambiente.it/luoghi/mavi-memoriale-dell-antartide-valle-italia-cepparo-bove?ldc

https://polarjournal.net/the-italian-antarctic-base-destroyed-by-argentina-and-the-high-school-teacher-trying-to-honor-its-memory/

https://www.youtube.com/watch?v=lH9l3YhA_zo